Il sesso è l’arte di controllare la mancanza di controllo” (P. Coelho)

Oltre di 16 milioni di italiani presentano problemi sessuali, come evidenziato da recenti indagini.

Nonostante ci si aspetti che i sistemi che regolano la sessualità siano perfettamente adatti al loro scopo, la sessualità si trova in quel mezzo tra volontà e spontaneità che a volte ne diviene la sua debolezza. Come ricorda B. Pascal non vi è nulla di naturale che non possa essere reso artificiale e non vi è nulla di artificiale che non possa divenire naturale.

Tuttavia, la sfera sessuale è una componente insita e fondamentale dell’essere umano; quando non funziona e sono presenti difficoltà e problemi sessuali può provocare grande sofferenza e angoscia nell’individuo e nella coppia.

Quali sono i meccanismi alla base dei problemi sessuali?

La Terapia Breve Strategica, applicata a migliaia di casi concreti in oltre 20 anni di attività clinica, ha evidenziato nei problemi sessuali due tipiche e ridondanti tentate soluzioni:

  •  sforzarsi volontariamente di provocare o inibire reazioni/sensazioni che sono naturali, la più frequente (il rilassamento, il lasciarsi andare e l’abbandono vengono sostituite dal controllo volontario). Si tratta del paradosso del “sii spontaneo”; imporsi deliberatamente ciò che è naturale ed istintivo, in modo inevitabile ci allontana ancora di più dal trovare ciò che cerchiamo.

Pensiamo ad esempio ad un uomo che dopo una normale defaillance erettiva, le volte successive, spinto dalla paura di ripetere l’imbarazzante esperienza, cominci sempre più a concentrarsi su di sé e sulle proprie funzioni psicofisiologiche; nel tentativo di sfuggirvi cade nella trappola. Nel caso di problemi sessuali mantenuti da questo meccanismo l’intervento Strategico consiste nel guidare la persona, attraverso tecniche studiate ad hoc, a rinunciare proprio a quel controllo che non gli consente di perdere piacevolmente il controllo.

  • fuggire da sensazioni/reazioni spontanee a cui non posso resistere. Il piacere viene vissuto come negativamente perturbante, come una sensazione dalla quale si deve scappare in quanto irresistibile o paurosa. Qui, si tratta del paradosso: “se te lo concedi puoi rinunciarci, se non te lo concedi diventerà irrinunciabile” . 

La persona, chiusa nella propria armatura che la protegge e al contempo la soffoca, ha il terrore di lasciarsi andare al piacere per timore di “sentire” e di esserne travolta. In questo secondo caso, il la Terapia Breve Strategica prevede di indurre la persona a cedere gradualmente e a piccole dosi alle tentazioni, in modo che scopra attraverso esperienze concrete che non succede nulla di catastrofico o di incontrollabile.

I principali problemi sessuali

Difficoltà e problemi sessuali possono coinvolgere una o più fasi della risposta sessuale (fase del desiderio, dell’eccitamento, del plateau, dell’orgasmo e della risoluzione).  A soffrirne sono maggiormente le femmine (28/30%, a carico soprattutto del disturbo da desiderio sessuale ipoattivo e anorgasmia) rispetto ai maschi (25-27%, con maggior incidenza della eiaculazione precoce). I principali problemi sessuali sono:

  • Disturbo Maschile dell’Erezione: persistente o ricorrente incapacità di raggiungere o di mantenere l’erezione fino al completamento dell’attività sessuale in assenza di patologia organica o di uso di sostanze e alcool. In alcuni soggetti l’incapacità di avere l’erezione si manifesta sin dall’inizio del rapporto sessuale; in altri l’erezione viene meno nel momento della penetrazione; in altri poco dopo la penetrazione. Di solito la capacità di avere l’erezione rimane presente nell’attività masturbatoria e al risveglio;
  • Eiaculazione Precoce: persistente o ricorrente insorgenza di orgasmo ed eiaculazione a seguito di una minima stimolazione sessuale prima, durante, o subito dopo la penetrazione e prima che il soggetto lo desideri. Fattori importanti da valutare nella diagnosi del disturbo sono l’età, la novità del partner sessuale e della situazione e la recente frequenza dell’attività sessuale. La valutazione relativa al tempo che intercorre tra l’inizio dell’attività sessuale e l’eiaculazione, come quella relativa all’effettivo riconoscimento dell’esistenza del problema, sono estremamente soggettive, per cui per essere considerato un problema, l’anomalia deve causare notevole disagio e difficoltà interpersonali;
  • Disturbo dell’eccitazione sessuale femminile: incapacità di raggiungere, o di mantenere fino al completamento dell’attività sessuale, un’adeguata risposta di eccitazione sessuale con lubrificazione-tumescenza;
  • Dispareunia: dolore genitale associato al rapporto sessuale che si può presentare durante il coito, prima o dopo il rapporto, sia nei maschi che nelle femmine;
  • Vaginismo: contrazione involontaria dei muscoli perineali che circondano il terzo esterno della vagina in concomitanza con l’inizio della penetrazione che provoca disagio e dolore durante il rapporto fino a farlo diventare, nei casi più gravi, impraticabile;
  • Disturbo da desiderio sessuale ipoattivo: insufficienza o assenza di fantasie sessuali e del desiderio di attività sessuale;
  • Disturbo da avversione sessuale: avversione ed evitamento del contatto sessuale genitale con un partner sessuale ascrivibile a volte ad un trauma o ad un disturbo fobico;
  • Disturbo dell’orgasmo maschile o femminile: eccessivo ritardo o assenza dell’orgasmo dopo una fase normale di eccitazione sessuale.

La Terapia Breve Strategica dei problemi sessuali

Come precedentemente accennato, nel modello di Terapia Breve Strategica ci si focalizza sui meccanismi persistenti che mantengono e alimentano il problema da risolvere.

Gli specifici protocolli di trattamento strategici per le principali disfunzioni sessuali maschili e femminili, registrano attualmente una Efficacia del 91% dei casi ed una Efficienza media di 7 sedute.

“Non facciamo bene niente, finché non smettiamo di pensare al modo di farlo”(W. Hazlitt)

 

Bibliografia

Nardone G., Rampin M., Quando il sesso diventa un problema. Terapia strategica dei problemi sessuali. Milano: Ponte alle Grazie, 2015