La disfunzione erettile consiste nella difficoltà di iniziare, o di portare a termine, rapporti sessuali raggiungendo o mantenendo l’erezione. È un problema, dopo l’eiaculazione precoce, tra i più frequenti; si parla di un 10% circa di diffusione nella popolazione generale.

Come tutti i problemi sessuali, anche la disfunzione erettile può avere cause fisiologiche; ad esempio problemi vascolari, neurologici, endocrini etc. Anche i fattori ambientali possono influenzare più o meno gravemente la capacità erettile; ad esempio l’uso di farmaci, l’assunzione di alcol, il fumo di sigaretta. Consultare l’andrologo o l’urologo è il primo passo da fare per escludere la possibilità che la disfunzione erettile abbia cause organiche.

Tuttavia, si può essere abbastanza certi che non ci siano problemi organici se si riesce a raggiungere l’erezione in altre situazioni; ad esempio con l’autoerotismo, o spontaneamente durante il sonno o al risveglio.

SINTOMI E SENSAZIONI DI CHI SOFFRE DI DISFUNZIONE ERETTILE

Chi soffre di disfunzione erettile si approccia al contatto intimo con ansia e forte stress; ovvero l’esatto contrario del piacere e del sentirsi a proprio agio, aspetti fondamentali per un rapporto sessuale soddisfacente. La consapevolezza di non essere in grado di raggiungere e mantenere una eccitazione sessuale per un tempo sufficiente a stimolare l’eccitazione della partner fa sì che l’uomo senta mancare il proprio senso di virilità e di mascolinità; vergogna, timore, umiliazione e inadeguatezza sono tra le sensazioni provate più frequentemente da chi soffre di disfunzione erettile. Oltre ad ansia, timore di fallimento e preoccupazioni sulla prestazione sessuale, porta spesso ad una ridotta sensazione soggettiva di eccitazione e di piacere.

Inoltre, l’uomo tende a concentrarsi sulla propria prestazione; distogliendo completamente la propria attenzione dalle reazioni e dall’andamento dell’eccitazione di lei. Come tutti i problemi sessuali, anche la disfunzione erettile finisce per diventare un problema non solo della persona, ma della coppia: si vivono spesso momenti di tensione, litigando per motivi futili; si evita accuratamente di affrontare discorsi che anche solo lontanamente possano far riferimento alla sfera sessuale. In certi casi può portare al naufragio della relazione; questo perché l’intimità, e di conseguenza la complicità, cominciano a venir meno, non permettendo più di vivere serenamente la relazione.

COME SI STRUTTURA IL PROBLEMA?

LA MENTE CONTRO LA NATURA

Ciò che determina la persistenza dei problemi non è qualche oscura causa inconfessabile, né un qualche difetto di base esistente nell’inconscio: al contrario, spesso il problema persiste proprio a causa della mente conscia, quella che razionalmente e col buon senso si adopera per tentare di risolvere il problema. Sono proprio quelle tentate soluzioni, messe in atto per risolvere la difficoltà, a mantenere ed aggravare il problema. 

Ciò che realizza i problemi, infatti, è spesso la nostra consapevolezza, e il pessimo uso che ne facciamo. Questo è il caso della disfunzione erettile, ove sembra che la nostra mente duelli con la nostra natura.

Disfunzione erettile terapia breve strategica pisa badalassiIl pene non è un muscolo, nonostante molti maschi si ostinino a pensare il contrario, per
cui non lo si può comandare a bacchetta come si fa con il bicipite o con gli estensori delle dita
A nessuno verrebbe in mente di controllare volontariamente le contrazioni dei muscoli lisci delle arterie: ma il sesso, come l’alimentazione, il respiro e altri comportamenti, giace nell’interregno che si colloca tra la volontà e la spontaneità, e in questo risiede la sua intrinseca debolezza e la sua suscettibilità a originare problemi.

Il potente meccanismo neuroendocrino che regola il comportamento sessuale è anche molto delicato e le interferenze da parte della mente cosciente ne alterano in misura notevole il funzionamento: ogni volta che la persona si sforza di ottenere comportamenti per loro natura spontanei, si blocca.

LE TENTATE SOLUZIONI DI CHI SOFFRE DI DISFUNZIONE ERETTILE

Se un uomo ha avuto una casuale défaillance durante un rapporto sessuale, può darsi che da quel momento inizi a volersi mettere alla prova per verificare di non avere qualche problema di erezione: è proprio questo mettersi alla prova che attiva, a ogni successivo rapporto sessuale, una quota d’ansia che inevitabilmente interferirà, inibendoli, con i processi neurovegetativi implicati nel comportamento sessuale, e realizzando così la profezia che la persona stessa temeva di vedere realizzata.

Tale modalità fallimentare di gestione del problema, se ripetuta nel tempo, può portare all’instaurarsi di una vera e propria disfunzione erettile.

Le tentate soluzioni fallimentari che la persona mette in atto sono due.

  • L’EVITAMENTO DELLA SITUAZIONE TEMUTA: contribuendo così a rendere la situazione temuta ancora più temibile e ansiogena, e a percepire se stesso come sempre meno capace di affrontarla.
  • SI SFORZA DI PROCURARSI E MANTENERE L’EREZIONE: come abbiamo visto, ogni volta che la persona ricerca deliberatamente sensazioni che per natura sono spontanee, cioè si sforza di procurarsi qualcosa, come il piacere, l’eccitazione e l’erezione, che per definizione non deriva dalla volontà, la inibisce e si blocca.

Tali tentate soluzioni, messe in atto più o meno consapevolmente al fine di risolvere il problema finiscono col mantenerlo ed aggravarlo.

COME SE NE ESCE?

Quando non è il sintomo di una lesione organica o di una malattia fisica generale, la disfunzione erettile non è troppo difficile da trattare.

La Terapia Breve Strategica ha sviluppato e messo a punto un protocollo specifico per ciascuna delle forme di disfunzione erettile. Il primo passo è interrompere le soluzioni che la persona ha cercato di mettere in atto; che, anziché risolvere, hanno solo peggiorato il problema.

L’ impiego della “prescrizione del sintomo”* consentirà di liberare i rapporti sessuali da tutti quei tentativi di controllarlo, dalle pratiche e dai pensieri che lo hanno fatto diventare un momento di stress. Usando tecniche basate sulla contraddizione, si guida la persona a a sentire che “in ambito sessuale ciò che più si cerca, meno si trova”.

Solo così si potrà provare nuovamente il piacere dell’atto sessuale, inteso nella sua totalità e non solo come penetrazione; di conseguenza le erezioni torneranno in maniera naturale, seguendo ciò che per natura deve accadere, senza che la mente ci si debba impegnare. Grazie a questo protocollo si ottengono risultati positivi in oltre il 94% dei casi.

* Con “prescrizione del sintomo” si intende la situazione nella quale il terapeuta chiede al paziente di mettere in atto volontariamente proprio quel comportamento che egli desidera eliminare.

In questo video parlo dei  due meccanismi alla base dei disturbi sessuali

Erica Badalassi

Psicologa ad orientamento breve strategico

Bibliografia

Giorgio Nardone e Matteo Rampin, “Quando il sesso diventa un problema: Terapia strategica dei problemi sessuali”, 2015, Ponte alle Grazie