Disturbi sessuali2020-01-30T15:11:12+00:00

Disturbi sessuali

Oggi i disturbi sessuali sono in forte aumento tra la popolazione e sono alla base di varie problematiche, oltre che individuali, anche all’interno della coppia.

In alcuni casi, si accompagnano a qualche altro disturbo psicologico, come l’ ansia, la depressione, disturbi ossessivi e compulsivi ecc., in altri casi, invece, rappresentano un problema a sé stante.

Il Modello Breve Strategico ha evidenziato due diversi meccanismi alla base della formazione e del mantenimento dei disturbi sessuali:

  • la ricerca deliberata di sensazioni e/o di reazioni che dovrebbero essere spontanee che crea un vero e proprio paradosso psicofisiologico, per cui più si cerca di procurarsi le sensazioni/prestazioni desiderate, meno le si riesce a sperimentare. Ne sono un esempio la difficoltà di erezione o l’anorgasmia femminile.
  • Il tentativo di evitare sensazioni e/o reazioni non desiderate, ottenendo l’effetto contrario.  Il problema, in questi casi, consiste nel fatto che per inibire un comportamento o una sensazione volontariamente è necessario pensarlo e, se lo si pensa, avviene inevitabilmente un’attivazione neuroendocrina che si traduce in un’eccitazione sessuale che una volta attivata non si riesce a frenare; ne è un esempio l’eiaculazione precoce.

Disturbi sessuali

Oggi i disturbi sessuali sono in forte aumento tra la popolazione e sono alla base di varie problematiche, oltre che individuali, anche all’interno della coppia.

In alcuni casi, si accompagnano a qualche altro disturbo psicologico, come l’ ansia, la depressione, disturbi ossessivi e compulsivi ecc., in altri casi, invece, rappresentano un problema a sé stante.

Il Modello Breve Strategico ha evidenziato due diversi meccanismi alla base della formazione e del mantenimento dei disturbi sessuali:

  • la ricerca deliberata di sensazioni e/o di reazioni che dovrebbero essere spontanee che crea un vero e proprio paradosso psicofisiologico, per cui più si cerca di procurarsi le sensazioni/prestazioni desiderate, meno le si riesce a sperimentare. Ne sono un esempio la difficoltà di erezione o l’anorgasmia femminile.
  • Il tentativo di evitare sensazioni e/o reazioni non desiderate, ottenendo l’effetto contrario.  Il problema, in questi casi, consiste nel fatto che per inibire un comportamento o una sensazione volontariamente è necessario pensarlo e, se lo si pensa, avviene inevitabilmente un’attivazione neuroendocrina che si traduce in un’eccitazione sessuale che una volta attivata non si riesce a frenare; ne è un esempio l’eiaculazione precoce.

I disturbi che rientrano in questa categoria sono:

Eiaculazione precoce

Ricorrente o persistente verificarsi dell’eiaculazione in seguito a minimale stimolazione sessuale prima, durante o poco dopo la penetrazione fino a che questa diviene impraticabile.

Difficoltà o disturbo di erezione

Ricorrente o persistente impossibilità del soggetto di sesso maschile a raggiungere e/o mantenere un’erezione sufficiente a condurre un rapporto soddisfacente, in assenza di patologia organica o di abuso di alcool.

Vaginismo

Notevole disagio/dolore durante la penetrazione, fino a che questa diviene impraticabile.

Disturbi del desiderio

Calo del desiderio o totale assenza di desiderio. Il primo porta all’evitamento dei rapporti sessuali, mentre il secondo all’evitamento di qualsiasi contatto con un partner sessuale (può avere alla base un trauma o una fobia);

Disturbo dell’orgasmo maschile e femminile

Ricorrente o persistente assenza (nella donna), ritardo o assenza (nell’uomo) dell’orgasmo dopo una fase di eccitazione normale.

Disturbo dell’eccitazione sessuale femminile

Incapacità di raggiungere o di mantenere una risposta adeguata di eccitazione fino al termine del rapporto sessuale che determina assente o insufficiente lubrificazione e tumescenza dei genitali;

Parafilie

L’eccitazione viene stimolata da fantasie o da comportamenti insoliti, con forte disagio personale e/o sociale.

I disturbi che rientrano in questa categoria sono:

Eiaculazione precoce

Ricorrente o persistente verificarsi dell’eiaculazione in seguito a minimale stimolazione sessuale prima, durante o poco dopo la penetrazione fino a che questa diviene impraticabile.

Difficoltà o disturbo di erezione

Ricorrente o persistente impossibilità del soggetto di sesso maschile a raggiungere e/o mantenere un’erezione sufficiente a condurre un rapporto soddisfacente, in assenza di patologia organica o di abuso di alcool.

Vaginismo

Notevole disagio/dolore durante la penetrazione, fino a che questa diviene impraticabile.

Disturbi del desiderio

Calo del desiderio o totale assenza di desiderio. Il primo porta all’evitamento dei rapporti sessuali, mentre il secondo all’evitamento di qualsiasi contatto con un partner sessuale (può avere alla base un trauma o una fobia);

Disturbo dell’orgasmo maschile e femminile

Ricorrente o persistente assenza (nella donna), ritardo o assenza (nell’uomo) dell’orgasmo dopo una fase di eccitazione normale.

Disturbo dell’eccitazione sessuale femminile

Incapacità di raggiungere o di mantenere una risposta adeguata di eccitazione fino al termine del rapporto sessuale che determina assente o insufficiente lubrificazione e tumescenza dei genitali;

Parafilie

L’eccitazione viene stimolata da fantasie o da comportamenti insoliti, con forte disagio personale e/o sociale.

Gli specifici protocolli di trattamento messi a punto dal Modello Breve Strategico per i principali disturbi sessuali maschili e femminili, registrano attualmente una Efficacia del 91% dei casi ed una Efficienza media di 7 sedute.

L’intervento può necessitare o meno del coinvolgimento del partner in relazione alle necessità di volta in volta valutate e mira a ristabilire ciò che appartiene alla natura dell’essere umano e che la mente sembra in qualche modo ostacolare.

“Il sesso è l’arte di controllare la mancanza di controllo”
Coelho

Dott.ssa Erica Badalassi

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